Il testo è breve nella estensione (n. 93 pagine), ma ricco di riflessioni su come sia difficile, in perizie su scritture, rispettare e mantenere l’«oggettività» nella rilevazione dei dati, nelle verifiche scientifiche dei risultati e nelle valutazioni delle conclusioni e come, al contrario, sia facile cadere nella «soggettività» delle interpretazioni delle fenomenologie grafiche e delle valutazioni che ne conseguono.